Vaccini a domicilio per i medici di famiglia dell'Ulss 3 Serenissima
Mercoledì e giovedì visite in casa ai pazienti over 80 che non possono muoversi

Mercoledì 21 e giovedì 22 aprile scatteranno i vaccini anti Covid a domicilio anche per i medici di famiglia che fanno capo al territorio dell'Ulss 3 Serenissima. Durante quelle due giornate l’azienda sanitaria attiverà la continuità assistenziale per sollevare i professionisti dalle incombenze legate alle attività ambulatoriali.
Destinatari dell’iniziativa 3.511 pazienti over 80 di centro Storico, isole e terraferma, impossibilitati a raggiungere da soli gli hub o i centri vaccinali, a cui saranno somministrate a casa dosi Pfizer e Moderna. Sui 383 medici di medicina generale attivi nel veneziano, una sessantina quelli che, per ora, non hanno aderito, ma che potrebbero aggiungersi nelle prossime ore.
L’iniziativa – che sarà poi riproposta tra 28 giorni, quando sarà il tempo dei richiami – è stata presentata questa mattina dal direttore generale dell'Ulss 3 Edgardo Contato alla presenza delle sigle sindacali aderenti: FIMMG, SNAMI e SMI.
«La nostra provincia – spiega Stefano Rigo, fiduciario di FIMMG Venezia per l’Ulss 3 Serenissima – ha peculiarità di territorio che la rendono unica nel suo genere. Organizzare un’iniziativa di questo tipo è molto complesso: per questo abbiamo deciso di sospendere per quei due giorni le nostre attività ambulatoriali. L’obiettivo è ottenere il massimo risultato nei tempi più brevi possibili, per passare poi a vaccinare anche classi d’età più basse, come ci chiedono i nostri assistiti. Ai medici di medicina generale che vaccineranno a domicilio, oltre alle dosi da somministrare ai loro pazienti, sarà consegnato anche il kit d’emergenza da usare in caso di eventi avversi, così da poter operare in piena sicurezza per tutti».
«I medici di medicina generale – spiega il segretario provinciale e regionale FIMMG Maurizio Scassola – dimostrano ancora una volta la loro capacità di essere duttili e di adattarsi alle situazioni contingenti, per rispondere ai bisogni di salute dei cittadini. Questa iniziativa, però, si è resa possibile grazie alla collaborazione e al grande sostegno di questa azienda sanitaria, che si è attivata subito per risolvere le criticità. L’intesa siglata oggi è un esempio clamoroso di sinergia, che può essere proposto come modello anche a livello regionale».