Ulss 3 Serenissima: 8mila dosi di vaccino per i medici di famiglia
Il dg Contato: «Strategico il ruolo dei MMG in una dinamica di vaccinazione di massa»

Si potenzia la sinergia tra medicina generale e Ulss 3 Serenissima, dopo i risultati, definiti “estremamente lusinghieri” dal direttore generale Edgardo Contato, raggiunti nella due giorni di vaccinazioni anti Covid a domicilio con i medici di famiglia della scorsa settimana. Ben 2.887 – su una platea di 3.516 persone – le dosi somministrate tra mercoledì 21 e giovedì 22 aprile dai 293 (su 383 totali) medici di base veneziani aderenti ai loro pazienti con più di 80 anni, impossibilitati a raggiungere i centri e gli hub vaccinali.
«Il ruolo del medico di medicina generale – ha sottolineato il dg dell’Ulss 3 Contato – è strategico in una dinamica di vaccinazione di massa. Con i vaccini a domicilio abbiamo raggiunto un ottimo risultato: bisogna ringraziare i medici di famiglia e i loro sindacati che sono riusciti a mettere inseme una quantità di professionisti molto importante».
Ora, però, un ulteriore balzo in avanti con due importanti novità: questa settimana, infatti, arriveranno ai medici di medicina generale ben 8mila dosi di vaccino anti Covid da somministrare ai loro pazienti sopra i 70 anni e nel giro di qualche giorno sarà operativo il portale per le prenotazioni on line che permetterà ai cittadini di scegliere se farsi vaccinare dal proprio medico di famiglia.
Dopo l’avvio delle somministrazioni nelle medicine integrate di gruppo, circa un mese fa, dunque, la vaccinazione negli ambulatori veneziani andrà a regime anche per chi lavora da solo. E per i colleghi che hanno spazi ristretti, porte aperte negli hub dell’azienda sanitaria.
«Fare 3mila accessi a domicilio – ha spiegato Stefano Rigo, fiduciario della FIMMG Venezia per l’Ulss 3 Serenissima – in meno di 24 ore è stato un evento epocale. Un’esperienza estremamente positiva sia per i colleghi sia per i pazienti, un riscontro che non avevamo da anni e che ci ha rinfrancato tutti in un momento in cui la categoria è davvero molto stanca. Una vera completa ripresa del ruolo del medico di medicina generale. Man mano che si scende con le classi d’età da vaccinare, è verosimile incontrare resistenze: per questo saranno sempre più importanti la motivazione nei confronti del paziente e il rapporto di fiducia che si crea con lui. Lo abbiamo già visto in questi giorni con gli over 70 che si sono depennati dagli hub quando hanno saputo che li poteva vaccinare il medico di famiglia».
«Abbiamo cominciato – ha aggiunto Maurizio Scassola, segretario regionale e provinciale FIMMG – con situazioni e target di persone molto delicate e difficili. Ma siamo riusciti a organizzarci e a motivare i colleghi: c’è stata una grandissima adesione. Adesso è il momento di coinvolgere tutta la medicina generale, tutti i colleghi, comunque siano organizzati. Ci attendiamo un grande volano di numero di vaccinazioni e di coinvolgimento perché stiamo attivando tutti i modelli organizzativi possibili: i vaccini negli studi, quelli a domicilio e quelli in cooperazione con l’azienda sanitaria».
Intanto sabato primo maggio, i medici di base, in collaborazione con medici e infermieri del distretto veneziano, organizzano una giornata vaccinale a Burano destinata esclusivamente agli anziani nati tra il 1942 e il 1951, potendo contare su 250 dosi a disposizione (a fronte di una platea di 286 assistiti).
Video 1: Il dg Dell'Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato sui dati dei vaccini a domicilio
Video 2: Il fiduciario FIMMG Venezia per l'Ulss 3 Serenissima Stefano Rigo sui modelli organizzativi dei vaccini negli ambulatori