Primo incontro AIR
Tavolo in Regione, Palmisano: «Pochi segnali distensivi, le regole vanno scritte insieme»

COMUNICATO STAMPA N° 07 DEL 29.04.2025
MEDICINA GENERALE: PRIMO CONFRONTO IN REGIONE SULL’ACCORDO INTEGRATIVO
PALMISANO: «POCHI SEGNALI DISTENSIVI, MA LE REGOLE VANNO SCRITTE INSIEME»
Soddisfazione da un lato per l’avvio, finalmente, del tavolo. Una cauta preoccupazione dall’altro per un percorso che si prospetta in salita. Queste le sensazioni del segretario regionale di FIMMG Veneto Giuseppe Palmisano dopo il primo incontro avvenuto in Regione lo scorso 24 aprile sull’Accordo Integrativo (AIR) per la Medicina Generale, il documento che serve a declinare i contenuti dell’Accordo Collettivo Nazionale (ACN) – siglato ormai più di un anno fa, nel febbraio 2024 – sulla riorganizzazione delle cure territoriali.
Oltre alla FIMMG, al tavolo erano seduti gli esponenti degli altri sindacati di categoria, SMI, SNAMI e Intesa Sindacale, e, per la Regione, l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, il direttore generale dell’area sanità e sociale Massimo Annicchiarico e il direttore delle unità organizzative dell’area sanità e sociale Antonio Maritati.
«Dopo una lunga attesa – il commento del segretario Palmisano – il confronto è finalmente partito e di questo siamo soddisfatti. C’è però anche una certa preoccupazione perché dall’incontro sono arrivati pochi segnali distensivi: traspare da parte della Regione una volontà di procedere in modo unilaterale, con o senza, ci è stato detto, una piena condivisione con i medici di famiglia. Noi, invece, siamo convinti che per una riforma vera ed efficace il nostro coinvolgimento sia fondamentale: le nuove regole del gioco vanno riscritte insieme».
Due le priorità che guidano l’azione di FIMMG Veneto: in primis la tutela dell’interesse dei cittadini, a cui garantire equità delle cure e servizi omogenei su tutto il territorio, obiettivo che anche la Regione dichiara di voler perseguire; poi la tutela della categoria «che però rischia l’estinzione – sottolinea il dottor Palmisano – e di essere disintegrata per l’abbandono dei colleghi e il sovraccarico di ore in strutture in cui si perde il rapporto fiduciario con i pazienti».
Dalle AFT, le Aggregazioni Funzionali Territoriali, ormai pronte a partire in alcune aree del Veneto, al numero unico europeo per le cure non urgenti 116117, la cui sperimentazione nel territorio della Serenissima dovrebbe scattare a fine luglio, tanti i temi accennati, ma tanti anche quelli per nulla affrontati, come la questione cruciale del personale a supporto dei medici di famiglia, indispensabile per la gestione degli ambulatori singoli, così come di quelli integrati.
«Le AFT – aggiunge il segretario regionale – per noi sono un’assoluta priorità, così come la necessità di sgravare i colleghi dall’eccessivo carico burocratico. Ma la Regione non può procedere a colpi di delibere che cadono sulle nostre teste, come la 140 del febbraio scorso, che contiene le linee di indirizzo per l’avvio del ruolo unico di assistenza primaria e che va assolutamente modificata».
Per essere ancora più chiari: «La definizione del ruolo unico – specifica il dottor Palmisano – delle quote orarie e delle modalità operative nelle Case della Comunità deve essere chiara e condivisa. Le regole del gioco vanno studiate insieme, altrimenti arrivano soluzioni fantasiose e creative da parte delle aziende sanitarie, con potenziali ripercussioni negative sulla professione».
Proprio sul ruolo unico, che deve essere reso appetibile e gratificante per non trasformarsi in un boomerang e in un fallimento, è arrivato un timido segnale di apertura dalla Regione con la promessa di far slittare l’avvio a settembre e di usare i prossimi mesi per discutere e definirne i contorni all’interno dell’AIR.
«Il nostro obiettivo primario – la conclusione di Giuseppe Palmisano – resta la tutela della popolazione, che passa inevitabilmente attraverso la valorizzazione e il sostegno alla Medicina Generale: ignorare il nostro ruolo e le nostre istanze potrebbe compromettere il futuro stesso dell’assistenza sul territorio. Siamo convinti che solo attraverso una reale condivisione si possano definire modelli di cure primarie efficaci e che rispondano sia alle esigenze di salute dei cittadini, sia alle necessità dei medici di famiglia. Noi siamo e restiamo aperti al confronto e pronti al dialogo costruttivo: percorreremo questa strada fino in fondo».
Mestre Venezia, 29 Aprile 2025
Dottor Giuseppe Palmisano, Segretario Regionale FIMMG Veneto