Rientro al lavoro post Covid
La posizione della FIMMG nazionale
Seri dubbi interpretativi: li pone la FIMMG nazionale sulla Circolare del Ministero delle Salute del 12 aprile 2021 che contiene le indicazioni per la riammissione in servizio dei lavoratori dopo un'assenza per malattia da Covid-19.
Il sindacato sottolinea in particolare come "la normativa non preveda alcuna certificazione di avvenuta negativizzazione, e tantomeno, nella maggior parte delle Regioni, la possibilità di richiedere tamponi molecolari dopo la chiusura del provvedimento di isolamento disposto dalla autorità sanitaria". Si pone poi il problema di "come possa, il Medico Curante, essere a certa conoscenza se la Azienda possa o voglia adibire il lavoratore stesso a modalità di lavoro agile, e, di conseguenza, come e quando poter rilasciare certificazione di malattia per un cittadino che malato non è".
Sotto esame anche il punto E della Circolare, su cui la FIMMG rileva: "in sostanza non è sufficiente, per Decreto Legge e per circolare Inps, rilasciare certificato di malattia per "contatti stretti" se non dopo disposizione di quarantena disposta dalla competente autorità sanitaria e non sulla semplice "informazione" del lavoratore al proprio Medico Curante".
La FIMMg chiede dunque "l’immediata revisione della Circolare in quanto contraria alle disposizioni di legge e che, andando a creare inutili tensioni con i pazienti, condizionando negativamente il rapporto fiduciario con i nostri assistiti, provocherà legittimi rifiuti nella categoria a cui, da parte nostra, daremo indicazione di disattenderne i contenuti".