Mascherine obbligatorie nelle strutture sanitarie
Proroga fino al 30 aprile 2023: vale anche negli ambulatori dei medici di famiglia

«Oggi ho firmato l'ulteriore proroga fino al 30 aprile 2023 dell'obbligo dell'uso delle mascherine nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie, ivi compresi gli ambulatori e gli studi dei medici di medicina generale». Lo ha annunciato ieri, giovedì 29 dicembre 2022, il ministro della Salute Orazio Schillaci durante l'informativa al Senato sui provvedimenti di controllo sanitario, legati al peggioramento della situazione epidemiologica da Covid-19 in Cina. Il provvedimento sarebbe decaduto alla fine dell'anno.
Il ministro ha anche sottolineato come sia stato «rafforzato lo stretto monitoraggio delle varianti attraverso le cosiddette 'flash surveys', condotte mensilmente in collaborazione con le Regioni, la piattaforma 'I-Co-Gen' dell'Istituto Superiore di Sanità, che raccoglie informazioni continue sull'andamento delle varianti identificate nei principali laboratori italiani e lo studio delle varianti presenti nelle acque reflue». Al momento, però, dai controlli effettuati, sembra non siano state riscontrate in Italia varianti diverse da quelle conosciute.
Intanto, però, altri provvedimenti di controllo sanitario potrebbero scattare in caso l'epidemia dovesse riprendere vigore nel nostro Paese: l'uso delle mascherine al chiuso, il ritorno allo smart working, una maggior attenzione agli assembramenti durante gli eventi, il potenziamento della sorveglianza e del monitoraggio, un ulteriore slancio alle quarte dosi di vaccino in particolare per gli anziani e i fragili.
Il Ministero della Salute, con il supporto dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) infatti, ha messo a punto nuove indicazioni per le Regioni in una circolare emanata oggi, venerdì 30 dicembre 2022, dopo l'ordinanza di ieri, sempre firmata dal ministro Schillaci, che ha disposto l'obbligo di tamponi antigenici Covid-19 e, in caso di positività, l’esecuzione di test molecolari per il relativo sequenziamento del virus per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina (una norma, questa, che resterà in vigore fino al 31 gennaio 2023).