Il pre Accordo è ufficiale
Pubblicata ieri sul BUR l’intesa raggiunta dall’intersindacale della Medicina Generale

Promessa mantenuta: come richiesto a gran voce dai rappresentanti di categoria e come assicurato dall’assessore uscente alla Salute Manuela Lanzarin, la Regione Veneto ha pubblicato ieri, martedì 9 dicembre 2025, sul n° 163 del suo Bollettino Ufficiale la delibera della Giunta, approvata in realtà lo scorso 20 novembre – dunque prima della fine della legislatura – che recepisce il pre Accordo politico per la definizione dell’Accordo Integrativo Regionale (AIR), siglato lo scorso 4 novembre dall’intersindacale della Medicina Generale (FIMMG Veneto, FMT, SMI e SNAMI).
L’ufficializzazione dell’intesa è fondamentale perché fissa alcuni paletti nella riforma delle cure territoriali, togliendo almeno un po’ di confusione e incertezza che si erano generate negli ultimi mesi soprattutto nei giovani colleghi, freschi di convenzione, e consentendone l’inserimento nelle Case della Comunità già aperte o di imminente avvio in piena sicurezza, in modo omogeneo su tutto il territorio veneto e con personale amministrativo ed infermieristico di supporto.
Nel dettaglio il pre Accordo è importante perché:
- esplicita in modo chiaro che gli impegni aggiuntivi e i relativi riconoscimenti economici ai medici di ruolo unico impiegati nelle nuove strutture non saranno operativi prima della definizione dell’AIR;
- definisce l’inizio della partecipazione sperimentale della Medicina Generale all’attività ambulatoriale nelle Case della Comunità attivate, con modalità di accesso attraverso il nuovo numero unico europeo 116 117 in sinergia con i medici di assistenza primaria;
- garantisce a tutti i medici di famiglia, su base volontaria, di poter svolgere l’attività oraria nelle Case della Comunità con garanzia di retribuzione paritaria con i medici neoconvenzionati.
«Oggi – commenta il segretario di FIMMG Veneto Giuseppe Palmisano – tiriamo davvero un sospiro di sollievo dopo aver vissuto lunghi mesi in apnea. Le trattative, cominciate in primavera, sono state complesse, numerosi e talvolta turbolenti gli incontri, diverse le bozze circolate e corrette, infiniti gli ostacoli superati, tanti i momenti di stallo o di crisi, seguiti poi da rapidi rilanci. Ma ora siamo finalmente soddisfatti del risultato raggiunto: questo pre Accordo, infatti, fissa qualche regola fondamentale, impedisce solitarie e pericolose fughe in avanti da parte delle aziende sanitarie sul reclutamento dei colleghi per le Case della Comunità, almeno fino a che non si definirà il nuovo AIR, e rassicura i medici di famiglia sul loro futuro più imminente».
La prossima importante sfida sarà, dunque, proprio
l’Accordo Integrativo Regionale per la Medicina Generale, già siglato in numerose realtà italiane, ultima la Sicilia una ventina di giorni fa. «In Veneto – conclude il segretario Palmisano – scontiamo
un colpevole ritardo: a livello nazionale si è già siglata l’intesa sull’Accordo Collettivo 2022-2024 e noi stiamo ancora ragionando su quello precedente. Attendiamo da parte del presidente eletto
Alberto Stefani, a cui auguriamo
buon lavoro, il varo della nuova Giunta per capire chi sarà
il nostro interlocutore. La nostra speranza è che la nuova classe dirigente capisca
l’importanza del momento che vive la Medicina Generale e
si avviino subito nuove trattative per arrivare in modo rapido a un’intesa.
Serve chiarezza: la dobbiamo ai nostri colleghi, che vivono con crescenti difficoltà la loro attività professionale quotidiana, e ai cittadini, che hanno crescenti bisogni di salute e che nelle cure territoriali devono trovare
risposte efficaci».
























