Certificato di Malattia
Dal settembre 2011 il medico deve trasmettere i certificati di malattia dei lavoratori dipendenti per via telematica.
Il medico deve dotarsi delle credenziali di accesso al sistema informatico, compilare il certificato di malattia sul computer e inviarlo all'INPS. Evita così il rilascio cartaceo all'assistito.
Il sistema genera un numero di protocollo attribuito al singolo certificato e tramite questo numero, sia il lavoratore sia l'azienda possono prendere visione del certificato emesso.
Possono redigere il certificato telematico tutti i medici che visitano un paziente lavoratore e ritengono debba astenersi dal lavoro per una patologia in atto.
I liberi professionisti, che non hanno rapporti diretti con il SSN, devono utilizzare la procedura telematica tramite le credenziali di accesso al portale "Sistema TS" che possono essere rilasciate dall'Ordine dei Medici presso cui sono iscritti.
Il certificato telematico è obbligatorio per tutti i lavoratori del settore privato e per la maggior parte dei lavoratori del settore pubblico. Sono esclusi dal certificato di malattia telematico (e quindi hanno diritto ad ottenere il certificato cartaceo) i dipendenti pubblici appartenenti alle Forze Armate, ai Corpi militari dello Stato e al Corpo dei Vigili del Fuoco.
Certificato di infortunio sul lavoro
Qualunque medico presti la prima assistenza a un lavoratore infortunato sul lavoro è obbligato a rilasciare il certificato medico nel quale sono indicati la diagnosi e il numero dei giorni di inabilità temporanea assoluta al lavoro. Il medico deve poi trasmettere il certificato all'INAIL esclusivamente per via telematica, usando i servizi digitali messi a disposizione dall’Istituto assicuratore.
Sarà poi il lavoratore a trasmettere il certificato medico - rilasciato dal Pronto Soccorso, dal medico dell’azienda o dal medico curante - al datore di lavoro che, per via telematica, trasmetterà il modello di denuncia infortunio sul lavoro all’INAIL, nel caso in cui la prognosi sia superiore ai 3 giorni.
Allo scadere dei giorni di prognosi indicati nel certificato medico il lavoratore dovrà andare negli ambulatori INAIL per una nuova visita medica in cui saranno valutati il proseguio dell'infortunio e l'ulteriore eventuale astensione dal lavoro o si procederà a chiudere l'infortunio.
Certificato anamnestico per patente
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Certificato anamnestico per porto d'armi
Modello da scaricare
Certificati per attività sportiva non agonistica e ludico-motoria
Il certificato per attività sportiva non agonistica
Lo svolgimento di attività sportiva a livello non agonistico prevede una vista medica con accertamento dello stato di buona salute e di sana e robusta costituzione. Serve anche un elettrocardiogramma di base (ECG).
Il certificato per attività sportiva non agonistica è obbligatorio per alcune categorie di sportivi, in particolare:
Su indicazione del Ministero della Salute, la visita medico-sportiva non agonistica, prevede:
Il medico ha l'obbligo di conservare il certificato o la cartella clinica per almeno un anno, durata legale del certificato stesso. Il certificato non prevede limitazioni riguardanti particolari attività fisiche o sportive.
I certificati per l’attività non agonistica sono a pagamento se rilasciati dai medici sportivi e il costo è di 40 euro, mentre sono gratuiti se rilasciati dai medici di famiglia o dai pediatri di libera scelta convenzionati con il SSN, ma solo nel caso di attività sportive parascolastiche, su richiesta del Dirigente Scolastico. La gratuità riguarda la visita e la certificazione, non l’eventuale esame strumentale ECG.
Certificato per attività sportiva ludico-motoria
Il Certificato per attività sportiva ludico-motoria è un certificato non più obbligatorio ma facoltativo dal 2013 (Legge Ministeriale n. 98 del 9agosto2013).
Viene rilasciato su richiesta a chiunque pratichi attività sportiva non agonistica, a livello individuale o collettivo, e che non sia tesserato dalle Federazioni Sportive Nazionali, dalle Discipline Associate, dagli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI: